Era il 2000, Bologna era un brulicare di artisti e personaggi stravaganti.
Io muovevo i primi passi nell’arte orafa, da poco avevo addomesticato le pinze per piegare il filo e mi cimentavo nelle varianti della spirale;
i miei anelli in rame e ottone sembravano soldatini posizionati in geometria sul velluto blu della mia bancarella.
E ora? Ora voglio imparare di più! Voglio imparare a saldare!
Ed ecco il mio primo esperimento:
Rivolto il fondo di una Bialetti, posiziono i due pezzi da saldare con estrema cura, scaldo fino alla temperatura giusta, avvicino la pagliuzza di saldatura e…
La magia non si compie!
Dopo 4 o 5 sconfortanti tentativi , desisto.
La Scoperta:
Il giorno seguente Franco (il mio primo maestro orafo) mi ha svelato l’arcano:
“Appoggia i 2 componenti su una pietra refrattaria altrimenti il calore viene assorbito da altri materiali e non riuscirai mai a saldare”
Ed è così che sono approdato alla saldatura e mi si è aperto un mondo nella tecnica orafa.
E per quanto riguarda la moka?
Beh, forse un pò annerita e malconcia , è ritornata a svolgere il suo mestiere…

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